Creste Scalvine

Creste Scalvine

Le ricette di pasta ripiena più famose della bergamasca sono i Casoncelli, gli Scarpinocc… e ora le Creste Scalvine!

Uno scrigno di pasta fresca fatta a mano che custodisce un ripieno di fonduta di Formaggella Val di Scalve e che si può assaggiare solo in ristoranti e rifugi della Val di Scalve: queste sono le Creste Scalvine!

La forma

Le Creste Scalvine sono una pasta fresca ripiena fatta a mano, la cui forma è attentamente studiata. La mezzaluna con la chiusura dentellata e pieghettata rivolta verso l’alto, vuole richiamare i profili frastagliati delle cime delle montagne che circondano la valle.
Dalla “Regina delle Orobie” – la Presolana – al Pizzo Camino, passando per il Pizzo Tornello e il Cimon della Bagozza: l’ispirazione per le Creste Scalvine è nascosta in ogni cima.

La ricetta

La ricetta è stata creata e messa a punto dagli chef Dario Soldo (Ristorante Cesira di Colere) e Mea Tagliaferri (Ristorante San Marco di Pradella, Schilpario), in collaborazione con la Latteria Sociale Montana di Scalve e i ristoratori della valle.

Le Creste si rifanno ad un’epoca lontana, quando la cucina povera utilizzava ingredienti locali alla portata di tutti, come uova, formaggio e panna.
Infatti, anche la versione odierna prevede Formagella della Val di Scalve con un mese di stagionatura, tuorli d’uovo e panna fresca.

La base del condimento, che lascia la Cresta libera di svelare il proprio gusto delicato, è data da burro fuso con pancetta e funghi della Val di Scalve trifolati. Ma questa pasta si sposa perfettamente anche con crema di zucca e anatra o erbette dell’orto e fonduta di patate.

Nei ristoranti della valle è possibile gustare le Creste Scalvine in una grande quantità di versioni, offerte al palato dalla creatività e dall’abilità interpretativa dei cuochi.

Dove trovarle