
Nona – malga Saline – Monte Sasna
Un’escursione di difficoltà media, con partenza dalla frazione Nona, tra malghe e alpeggi, per raggiungere la cima del Monte Sasna. Buona parte del percorso su mulattiera, consigliato il giro ad anello con discesa dal passo della Manina.
Partenza
L’escursione ha inizio dalla frazione Nona di Vilminore di Scalve, il centro abitato più elevato della Valle. Un tempo rivestiva grande importanza poichè era l’ultima stazione per i traffici che avvenivano con Valbondione e Valle Seriana, attraverso il Passo della Manina. Una volta arrivati a Nona è possibile parcheggiare in paese, o presso il parcheggio indicato dalle coordinate QUI. Durante il periodo estivo entrambi i parcheggi sono sottoposti a pagamento tramite Gratta&Sosta.
Percorso
Dal parcheggio imboccare il sentiero 409, che inizia con una leggera discesa, per poi proseguire andando a sinistra al bivio, arrivando al borgo di Designo, antico capoluogo della stessa Nona.
Dopo l’ultima baita del piccolo borgo segue un tratto in piano da cui si gode una bella vista dell’imponente parete Nord della Presolana. La salita, ora piuttosto ripida, si snoda fra bei prati, ancor oggi parzialmente falciati, e tra bellissime baite, alcune di queste ristrutturate, mentre altre mantengono ancora le caratteristiche pietre locali. Tra queste, a quota 1555m, il nucleo delle Esenne, caratterizzate dall’affresco della Madonna presente su una delle baite.
Proseguendo ancora lungo la mulattiera, e scorgendo da lontano la croce metallica posta sulla vetta del Monte Sasna, si arriva al nucleo delle Saline, posto a quota 1795 metri, uno degli alpeggi più belli della Valle. Per l’abbeverata del bestiame sono state ricavate delle grosse pozze che sono visitabili seguendo la mulattiera verso sud est, e che si scorgono da lontano proseguendo lungo il sentiero.
Sulla destra delle baite in questione scende una valletta, con copiosa acqua, che il nostro percorso attraversa, quasi in piano, dirigendosi verso le baite di Bellavalle. Giunti sulla curva che aggira l’ ampia costa che scende dal monte, si lascia la mulattiera che, in piano, conduce all’alpeggio di Bellavalle e si risale la traccia che solca il pendio. Questo è uno dei tratti più ripidi, ma permette di guadagnare velocemente quota. Guardando a destra, oltre la valle formata dalla costa su cui ci troviamo e la sponda del monte di fronte si scorgono le baite denominate Bellavalle bassa, per poi proseguire incontrando la malga Alta delle Saline e la malga Alta di Bellavalle.
Una volta superate le malghe, il percorso continua su sentiero, costeggiando una valletta in cui alberga una pozza naturale. Per l’ultimo tratto, è necessario seguire la cresta del monte, fino a raggiungere la prima cima. Il Monte Sasna infatti composto da due vette, divise da un’insellatura e collegate dal sentiero. Ambedue le cime hanno una croce di ferro, rispettivamente a quota 2215 m e 2229 m.
Per il rientro, è possibile scendere lungo il sentiero 409 da cui si è saliti (come traccia GPX), oppure proseguire lungo il sentiero 408 scendendo al Passo di Manina, e ritornando da lì all’abitato di Nona.
Informazioni sul percorso
- Dislivello: Fino a 1000
- Sentieri CAI: 409
- Crediti: Cristian Riva, Giorgio Capitanio