Chiesa Arcipresbiterale Plebana - S. Pietro e S. Maria Assunta

Chiesa Arcipresbiterale Plebana – S. Pietro e S. Maria Assunta

Storia:

Vilminore fu sede dall’undicesimo secolo di due Chiese, la Pieve di Scalve e la Parrocchia di Santa Maria. A causa dei dissapori nati dall’esistenza di due parrocchiali sullo stesso territorio nel 1691 si decise di demolire le due Chiese e di riunirle in un’unica Pieve al centro del paese. Tale decisione fu sancita dal Decreto D’Unione nel 1691 dal vescovo di Bergamo Danieleeeee Giustiniani. La Chiesa sorse sui fondi donati dai Capitanei di Scalve e precisamente dove sorgeva il Palazzotto del Cav. Tomaso Capitani, che per le costui scelleratezze fu distrutto nel 1628 per ordine di Venezia ed a spese della Comunità.
La Chiesa venne aperta al culto il 31 luglio 1702 e consacrata dal Vescovo Luigi Speranza nel 1874.


La struttura e i dipinti:

Il portale della Chiesa è sovrastato da una Madonna settecentesca dei Calegari di Brescia. L’edificio è formato da un’unica navata, con sei altari laterali e un ampio Presbiterio.
Il primo Altare sulla destra della navata è dedicato ai Santi Chiara, Gaetano e Defendente protettori della Valle.
Troviamo di seguito, sempre alla destra salendo al Presbiterio, l’Altare di San Giuseppe, dove è collocata la tela del Transito di San Giuseppe, dipinta da L. Quarena nel 1824.
Il terzo Altare laterale destro è dedicato a Santa Caterina D’Alessandria, con tela di Domenico Carpinoni raffigurante lo Sposalizio Mistico di Santa Caterina e proveniente dalla Parrocchiale di Santa Maria.
Il primo Altare alla sinistra della navata è dedicato a Sant’Antonio da Padova.
A seguire c’è l’Altare del Santo Rosario nella cui nicchia è visibile una Madonna contornata dai quindici quadretti dei Misteri del Rosario.
Il terzo Altare laterale alla sinistra è dedicato al salvatore, con tela del pittore scalvino Enrico Albrici vissuto a metà del diciottesimo secolo.
Il Coro che abbraccia l’Altare maggiore è settecentesco ed è realizzato da marmi policromi dalla Bottega dei Fantoni di Rovetta.
Sulla parete centrale del Presbiterio si può notare la tela di Giovanni Raggi raffiguranti l’Assunzione di Maria al Cielo e sulle pareti laterali i dipinti di Enrico Albrici raffiguranti San Pietro che risana lo Storpio e la caduta di Simon Mago.
La tela nel Capocielo in legno dorato è opera dell’Abate Giovanni Albrici figlio di Enrico.
Nella controfacciata è visibile un altro affresco di Enrico Albrici.
Il pulpito fu realizzato nel 1611 per l’antica Pieve di Scalve.


La Chiesetta dell’Immacolata

A lato dell’Altare principale si trova la Chiesetta dell’Immacolata, benedetta come Chiesa dei Disciplini nel 1763. Sull’Altare è visibile la statua dell’Immacolata benedetta a Lourdes nel 1886.


Il Campanile

Il Campanile di Vilminore è l’edificio più alto della Val di Scalve con i suoi 67 m di altezza.